
Il famoso storico Arnold Toynbee osservava che, di 21 civiltà scomparse, 16 sono state distrutte dalla decadenza interiore. Difficilmente le nazioni vengono uccise; più spesso esse si uccidono. È questo il sinistro significato della nostra attuale disposizione all’egoismo e all’amore del piacere, alla nostra affermazione dell’egotismo, al nostro rifiuto di disciplinarci. Sebbene due guerre mondiali ci abbiano imposto molti sacrifici, da noi accettati volenterosamente, neanche queste hanno potuto indurci a compiere il sacrificio supremo: rinunciare all’illusione che l’uomo esprima meglio se stesso quando permette all’animale che è in lui di dominare lo spirito.
Ci siamo scandalizzati vedendo ciò che la liberazione del sub-umano ha fatto dei fascisti, nazisti, e comunisti. Eppure non abbiamo imparato che gli stessi effetti deleteri possono verificarsi nell’individuo che, partendo dal concetto che egli è soltanto una bestia, procede immediatamente ad agire come tale. Quanto meno un uomo mortifica le sue passioni egotistiche, tanto più è necessario che un’autorità al di fuori di lui controlli e sottometta queste passioni. Perciò la scomparsa della morale, della religione, e dell’ascetismo dalla vita politica è inevitabilmente seguita da uno stato poliziesco che cerca di mettere ordine nel caos prodotto da quell’egoismo. La legge dà luogo alla forza; la morale è sostituita dalla polizia segreta. I regimi totalitari sono sintomatici di un morbo che ha contagiato anche gli abitanti di Paesi liberi. È la malattia dell’intimo disagio dell’uomo.
Pochi si rendono conto dell’importanza e della portata dell’attuale catastrofe; tutti sono accecati dal fatto che l’uomo ha compiuto grandi progressi materiali. La verità, comunque, è che l’uomo ha perduto il controllo di se stesso nel momento in cui ha acquistato il controllo della natura. E perché ha perduto il controllo di sé e negato gli scopi spirituali della vita, utilizza per fini distruttivi le forze della natura che ha imbrigliato. La bomba atomica simboleggia a meraviglia la disintegrazione della personalità dell’uomo moderno. Qualsiasi progresso nel controllo delle forze naturali diventa un pericolo potenziale, a meno che non sia uguagliato da un progresso altrettanto importante nel controllo degli istinti animali.
Allo stesso modo in cui interpreta l’autoespressione come una liberazione degli istinti animali, lo psicologo materialista contribuisce all’attuale miseria e malessere universali. Gli uomini governati dagli istinti animali non possono governare una civiltà. Si sentono a loro agio più in guerra che in pace. L’odio per un comune nemico può cementare la nostra unità; occorrono uno spirito e una meta comuni per tenerci uniti quando viene la pace. Un tempo le guerre erano quanto mai difficoltose e la pace era la conseguenza naturale della vittoria. Oggi la situazione è rovesciata: i poteri di distruzione sono, nel mondo moderno, maggiori dei poteri di costruzione. La pace è un frutto dell’amore, e l’amore fiorisce nell’uomo orientato verso Dio. Il massimo privilegio dell’uomo è la guida di Dio, un privilegio che l’uomo può ottenere solo quando ha lastricato la propria strada di un ben disciplinato orientamento.
(Fulton J. Sheen, da “La Pace dell’Anima” edizioni Fede e Cultura)
L’ha ripubblicato su Per la maggior gloria di Dio.
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