LA VERA RIVOLUZIONE DI CUI ABBIAMO BISOGNO DEVE INIZIARE NELL’UOMO PRIMA CHE NELLA SOCIETÀ: “Noi abbiamo bisogno di una rivoluzione che purghi il cuore dell’uomo dall’orgoglio, dalla cupidigia, dalla lussuria e dall’ira”

Questa liquidazione dell’uomo nel mondo moderno non sarà arrestata dalle semplici proteste di orrore. È necessario riconoscere l’iniquità della filosofia comunista, e cominciare ad affermare, qui negli Stati Uniti, il valore della persona umana come creatura di Dio. Come Hitler ha messo l’accento sulla razza, come Mussolini lo fissò sulla nazione, così i comunisti lo pongono sulle masse rivoluzionarie. È giunta l’ora di affermare la potenza, il valore e la vocazione dell’individuo, cioè ritornare a quella che giustamente Marx considerò la base della democrazia, cioè la verità che ogni uomo possiede un’anima immortale.

Quanto ora procuriamo di fare nel mondo occidentale è lo stolto tentativo di preservare i frutti del Cristianesimo senza conservarne le radici. La personalità ha una base religiosa. Una persona è un soggetto, non un oggetto. Una persona vale di più dell’intero universo: “Che giova infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?”. Una persona realizza se stessa e arriva a una relativa perfezione nella società, ma solo in quanto possiede in se stessa un principio indipendente dalla società, ovvero un’anima. L’anima ha diritti antecedenti a qualunque Stato, o dittatore, o parlamento, o sovrano.

La Dichiarazione d’indipendenza americana dice: “Il Creatore ha dotato l’uomo di alcuni diritti inalienabili”. Il mondo deve allontanarsi dalla civiltà di massa restaurando il valore della persona. Il Signore dell’universo scorse un valore anche in un criminale d’infima specie e gli disse: “Oggi sarai con me nel Paradiso”. Questa promessa fu la pietra su cui poggiano le basi della democrazia. I comunisti hanno ragione nel dire che il mondo americano necessita di una rivoluzione. È vero: questo mondo ha bisogno di una rivoluzione, ma non della volgare rivoluzione comunista che si limita a trasferire il bottino dalla tasca di uno in quella di un altro.

Noi abbiamo bisogno di una rivoluzione che purghi il cuore dell’uomo dall’orgoglio, dalla cupidigia, dalla lussuria e dall’ira. La vera battaglia contro il comunismo ha inizio nel cuore di ogni singolo americano. La rivoluzione deve aver inizio nell’uomo prima che nella società. La rivoluzione comunista è stata un fallimento basilare: non è abbastanza rivoluzionaria, perché lascia l’odio nel cuore dell’uomo. Più che del comunismo, dobbiamo aver paura di vivere senza Dio. Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi? (…)

Il fondamento di questa negazione sovietica della libertà religiosa è ovvio. Il comunismo è totalitarismo, e totalitarismo significa il possesso totale dell’uomo, anima e corpo. Una democrazia lascia l’anima libera di servire il suo Dio, ma il totalitarismo non può permettersi di concedere all’anima la libertà. Quindi deve perseguitare la religione. Dov’è l’anima, là c’è la libertà. Il ghiaccio non ha spirito: deve necessariamente essere freddo. Per estinguere la libertà, il totalitarismo deve perseguitare l’anima. L’esilio di Dio significa sempre l’esercizio della tirannide sull’uomo. (…)

Infine, una delle grandi differenze tra la Costituzione americana e la Costituzione sovietica è che la prima ha fondato un governo del popolo, mentre la seconda ha fondato un governo delle masse. Il popolo è costituito da persone. Una persona è un essere razionale autodeterminato, con una coscienza propria, e una personalità unica e incomunicabile, ed è fonte di diritti e libertà inalienabili.

Che cosa sono le masse? Sono persone che hanno perduto la propria coscienza; sono persone che non sono capaci di autodeterminarsi, nonostante siano mosse dall’esterno mediante la propaganda; sembrano come formiche nel formicaio dello Stato sovietico. Le masse non sono l’opposto della classe, ma sono l’opposto della personalità. Il loro cervello è stato “depurato” al punto che esse sono diventate pronte ad aderire spontaneamente a qualsiasi cosa venisse loro proposta, a patto che sia stata ripetuta un sufficiente numero di volte. Il pericolo grave, nelle democrazie, è che il popolo possa diventare “massa”.

Il governo americano non è un governo di masse. La nostra Costituzione inizia così: “Noi, popolo degli Stati Uniti… ordiniamo e stabiliamo questa Costituzione per gli Stati Uniti d’America”. Lincoln, nel suo discorso di Gettysburg, fece eco alla nostra gloriosa Costituzione quando espresse la speranza “che il governo del popolo, esercitato dal popolo e per il popolo”, non potesse mai sparire dalla faccia della terra. Siamo popolo perché siamo persone; siamo persone perché abbiamo un’anima; se abbiamo un’anima, abbiamo dei diritti, e questi diritti ci vengono da Dio. Se desideriamo conservare il nostro profumo, dobbiamo conservare i nostri fiori; se desideriamo conservare i nostri diritti, dobbiamo anche conservare il nostro Dio!

(Fulton J. Sheen, da “La Vita merita di essere vissuta” edizioni Fede e Cultura)

Autore: Amici di Fulton Sheen

amicidifultonsheen@gmail.com

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