
LA VERITÀ È FISSA E NON CAMBIA MAI
La mentalità moderna crede che la verità è una novità e quindi la “verità” cambia con le fantasie passeggere del momento. Come il camaleonte cambia i suoi colori per adattarsi al vestito su cui è collocato, così si suppone che la verità cambi per adattarsi alle manie e alle debolezze dell’epoca.
La natura di certe cose è fissa, e nessuna lo è più di quella della verità. La verità può essere contraddetta mille volte, ma questo prova solamente che è abbastanza forte da sopravvivere a mille assalti.
Dire: “Alcuni dicono questo, altri dicono quello, quindi non c’è verità”, è tanto logico quanto lo sarebbe stato per Colombo che sentendo alcuni dire: “La terra è rotonda”, e altri dire “La terra è piatta” avrebbe concluso: “Quindi, la terra non esiste”.
Come un falegname che potrebbe buttare via il suo metro e usare ogni trave come asta di misura, così, anche coloro, che hanno buttato via lo standard della verità oggettiva non hanno più nulla con cui misurare se non la moda mentale del momento.
(Fulton J. Sheen)
È una delle curiose anomalie della civiltà attuale che quando l’uomo raggiunge il massimo controllo sulla natura, ha il minimo controllo su se stesso.
Il grande vanto della nostra epoca è il nostro dominio dell’universo: abbiamo imbrigliato le cascate, reso schiavo il vento per trasportarci su ali d’acciaio, e spremuto dalla terra il segreto della sua età.
Tuttavia, nonostante questa padronanza della natura, forse non c’è mai stato un tempo in cui l’uomo fosse meno padrone di se stesso. È attrezzato come un vero gigante per controllare le forze della natura, ma è debole come un omiciattolo per controllare le forze delle sue passioni e delle sue inclinazioni.
(Fulton J. Sheen, da “The Moral Universe – L’Universo Morale”)
Più diventiamo cristiani, più siamo timorati di Dio, più insistiamo sulla moralità nell’educazione, nella vita famigliare e nella politica, più saremo considerati con sospetto e con odio. La nostra stessa esistenza sarà considerata un pericolo. Non dobbiamo fare nulla per provocare una reazione contro di noi, non più di quanto abbiano fatto i primi cristiani di Roma, che erano buoni cittadini, e non erano colpevoli di nessun crimine se non quello di rifiutarsi di chiamare Nerone “dio”.
(Fulton J. Sheen, da “Seven Pillars of Peace”)
UNA SOLA ANIMA VALE PIÙ DELL’INTERO UNIVERSO
In questi giorni di socialismo dove viene esaltato l’uomo nella massa, non si insisterà mai troppo sul valore della personalità. L’anima personale di un uomo vale più di tutti gli stati collettivi, perché gli stati sono fatti per servire la personalità, e non il contrario. Una personalità umana vale più dell’universo materiale, perché un uomo può portare l’intero universo nella sua mente attraverso la conoscenza. Lo stesso Buon Dio ha messo sul piatto della bilancia il cosmo con un’anima, e ha chiesto: “Che cosa potrà dare l’uomo in cambio della propria anima?”
(Fulton J. Sheen; “Lift Up Your Heart” 1950)
“La politicizzazione si è insinuata anche nelle chiese, dove la teologia sta diventando politica”
Un esempio di come la politicizzazione distrugga l’etica nel diritto è Pilato, quando aveva Cristo davanti a sé come prigioniero. Il suo giudizio fu: “Chiaramente non ha fatto nulla per meritare la morte. Propongo quindi di lasciarlo andare con una severa fustigazione”. Aveva ceduto al dominio della folla, alla convenienza: nessuna preoccupazione per la giustizia, ma molta preoccupazione per la stampa e le pressioni della folla.
La politicizzazione si è insinuata anche nelle chiese, dove la teologia sta diventando politica, e l’atteggiamento verso le cose di Dio è meno importante dell’atteggiamento verso Cesare.
Come cambierebbe il nostro atteggiamento verso il giusto e lo sbagliato, il male e il bene, se ogni giudice fosse rapinato e ogni legislatore subisse un furto per la sua auto. Almeno in quei settori, l’etica sostituirebbe presto la politica.
(Fulton J. Sheen, “Bishop Sheen Writes, 3 giugno 1972”)
Alcuni amano parlare ininterrottamente di religione, come fece Erode fino a quando Giovanni il Battista non gli rinfacciò il suo problema morale. Più che di discussione, la religione è argomento di decisione.
(Fulton J. Sheen, da “Il Sacerdote non si appartiene”)
Le passioni, le lealtà profonde, che un tempo erano legate alla visione di Dio, alla morale, alla religione, ora ruotano intorno a partiti, punti di vista e gruppi di potere. Il risultato è che gli americani si arrabbiano per le cose sbagliate. Filtrano i moscerini e ingoiano i cammelli (Matteo 23: 23,24).
(Fulton J. Sheen)
AMA DIO E FA’ CIÒ CHE VUOI
“Se ami Dio, non farai mai nulla che possa offenderlo”
Il vero amore si impone sempre delle restrizioni per amore di altri, tanto nel caso del santo che fugge il mondo per meglio aderire a Cristo, come in quello del marito che si allontana dalle persone che ha frequentato prima del matrimonio per appartenere più completamente alla sposa di sua elezione. Il vero amore, per sua stessa natura, non ammette compromessi; è un atto di liberazione dall’egoismo e dall’egotismo. Il vero amore si serve della libertà per darsi immutabilmente ad altri.
Disse Sant’ Agostino: “Ama Dio, e fa’ ciò che vuoi”. E con ciò vuol significare che se tu ami Dio, non farai mai nulla che possa offenderlo. Nell’amore coniugale c’è del pari una perfetta libertà e insieme una sola limitazione che sta a difesa di tale amore, ossia il rifiuto di offendere l’essere amato. Nella libertà non c’è momento più sacro di quello in cui la capacità di amare altre persone è sospesa e arrestata da ciò che ci attrae nell’essere a cui abbiamo votato il nostro cuore.
(Fulton J. Sheen, da “Maria Primo Amore del Mondo” edizioni Fede e Cultura)
“La famiglia come società, precede sia lo Stato che la Chiesa”
La famiglia è il principio morale fondamentale della Società Domestica: è l’unità naturale della società e il diritto all’educazione appartiene principalmente ai genitori, non allo Stato.
La famiglia è, nell’ordine naturale, l’unica istituzione divina nel mondo. Dio non ha fondato la Camera di Commercio Americana, il C.I.O., la Lega Nazionale, o l’U.S.S.R.; ma creando l’uomo e la donna, che trovano il loro naturale complemento l’uno nell’altra, e i cui figli sono l’incarnazione del loro amore reciproco, Dio ha fondato la famiglia.
Come la famiglia è la società divinamente organizzata dell’ordine naturale, così la Chiesa è la società divinamente organizzata dell’ordine soprannaturale. Poiché la grazia è costruita sulla natura, la Chiesa non può distruggere i diritti naturali della società. La famiglia quindi, come società, precede sia lo Stato che la Chiesa.
(Fulton J. Sheen; discorso pronunciato il 6 febbraio 1944)
Se desiderate che qualcuno si converta alla piena conoscenza di Gesù Nostro Signore e del Suo Corpo Mistico, insegnategli a pregare il Rosario. Accadrà che: o costui sospenderà la recitazione del Rosario oppure otterrà il dono della Fede.
(Fulton J. Sheen, da “Maria Primo Amore del Mondo” edizioni Fede e Cultura)
La libertà non è tanto un diritto di nascita quanto una conquista. Siamo nati con la libertà di scelta, ma il modo in cui usiamo le nostre scelte ci rende schiavi o uomini liberi. La libertà interiore di questo tipo è l’ultima cosa che un uomo raggiunge, ed è ciò che San Paolo chiama la “gloriosa libertà dei figli di Dio”.
(Fulton J. Sheen, da “Lift up Your Heart”)
Siamo in una condizione della società in cui la scuola ha sostituito la Chiesa nell’educazione, e stiamo arrivando a una condizione in cui lo stato sostituirà la scuola. Questa è sempre la logica della storia: quando la famiglia rinuncia ai suoi diritti, lo Stato li assume come propri. Per evitare questa condizione, il nuovo ordine deve integrare in qualche modo la religione all’educazione.
(Fulton J. Sheen, da “Philosophies at War” 1943)
A differenza dell’estremo freudianesimo, il cristianesimo non è così meschino da fare del sesso l’istinto più importante della vita o da attribuire alla sola repressione sessuale i disordini psichici. Se la repressione dei più brutali istinti del sesso è l’unica causa delle anomalie mentali, come mai quelli che si abbandonano alla licenza carnale sono i più anormali degli uomini mentre quelli che credono nella religione e nella morale sono perfettamente normali?
Con una visione più comprensiva e più sana della vita, il cristianesimo scopre non la causa, ma le cause dei disturbi psichici. Oltre al sesso, il cristianesimo indica altre sei possibili cause: superbia, avidità, ira, invidia, gola e accidia.
(Fulton J. Sheen, da “La Pace dell’Anima” edizioni Fede e Cultura)
“C’è così tanto male nel mondo che non può esserci un Dio…”
Il male è dunque una specie di parassita del bene. Se non ci fosse un bene con cui misurare le cose, il male non potrebbe esistere. Gli uomini a volte dimenticano questo, e dicono: c’è così tanto male nel mondo che non può esserci un Dio. Dimenticano che, se non ci fosse Dio, non avrebbero modo di distinguere il male dal bene. Il concetto stesso di male ammette e riconosce uno Standard, un Tutto, una Regola, un Ordine. Nessuno direbbe che la sua automobile è fuori uso se non avesse una concezione di come un’automobile dovrebbe funzionare.
(Fulton J. Sheen, da “Crisis in History”)
LE QUATTRO FASI DELL’ANIMA INNAMORATA DI DIO
Possiamo dunque individuare quattro fasi attraverso cui deve passare l’anima innamorata di Dio:
1) L’anima che comincia dall’amare se stessa per se stessa non tarda a sperimentare la propria insufficienza, in quanto si accorge che amare se stessa senza amare Dio è come amare il raggio senza amare il sole. Forse a questo punto l’anima scopre anche che l’individuo non sarebbe addirittura degno di essere amato qualora non vi fosse stata infusa da Dio stesso una certa amabilità o energia d’amore.
2) Dio non è amato per se stesso, ma nel nostro proprio interesse. A questo punto si fanno preghiere invocando questa o quella grazia, perché Dio viene amato in quanto può concedere dei favori. Tale era l’amore di Pietro quando chiese al Signore: “Che cosa ne ricaveremo?”.
3) Dio è amato per se stesso, non per il nostro proprio vantaggio. L’anima quindi invoca Dio, e non ciò che Dio può dare. Nell’ordine romantico questo corrisponde al momento in cui l’amata comincia ad amare il suo corteggiatore per se stesso, e non per le rose che le manda. È come l’amore materno che non chiede nulla in cambio.
4) Lo stadio finale è uno di quei rari momenti in cui l’amore di se stessi viene completamente abbandonato, svuotato e immolato per amore di Dio. Questo potrebbe corrispondere a quel momento della vita di una madre in cui lei non pensa più alla sua esistenza pur di salvare dalla morte il figlio. In questa forma di amore divino l’individuo non è distrutto ma trasfigurato: è questo quell’amore “al cui confronto ogni altro amore è pena”.
(Fulton J. Sheen, da “Tre per sposarsi” edizioni Fede e Cultura)
Non è lontano il momento in cui gli uomini moderni lanceranno un appello frenetico a Dio perché li sollevi dalla cisterna vuota del loro ego… Il mondo è pieno di profeti dell’oscurità, e io sarei uno di loro se non credessi praticamente in Dio…Questo atteggiamento di pessimismo varia in rapporto diretto e proporzionale alla frequenza con cui si seguono le notizie del mondo…Di conseguenza, le persone conducono una vita politica, non una vita spirituale.
(Fulton J. Sheen, da “Way to Happiness”)
Il giorno in cui adotteremo nella nostra democrazia le idee già diffuse di alcuni giuristi americani secondo cui il diritto e la giustizia dipendono dalle convenzioni e dallo spirito del tempo, scriveremo la condanna a morte della nostra indipendenza…e quando negheremo Dio come fondamento dei nostri diritti, non avremo più diritti.
(Fulton J. Sheen)
OGNI PAESE HA IL GOVERNO CHE SI MERITA
Se marito e moglie vivono come se Dio non esistesse, allora l’America avrà dei burocrati che invocano l’ateismo come politica nazionale, ripudiando la Dichiarazione d’Indipendenza e negando che tutti i diritti e le libertà ci vengono da Dio. È la casa che decide la nazione. Quello che succede in famiglia accadrà più tardi al Congresso, alla Casa Bianca e alla Corte Suprema. Ogni paese ottiene il tipo di governo che si merita. Come viviamo in casa, così vivrà la nazione.
(Fulton J. Sheen, da “Communism and the Conscience of the West” 1948)
“Se il male venisse sempre chiamato con il suo vero nome, perderebbe gran parte delle sue attrattive”
Se ci chiediamo perché mai l’alcoolizzato ami l’alcool, perché il libertino ami certe perversioni, perché il criminale ami il furto, è perché ciascuno di loro ravvisa in quello che fa un qualche bene. Quel che ogni uomo cerca non è il massimo bene, perché, dotato com’è di libero arbitrio, ognuno può sempre scegliere un bene parziale anziché un bene totale, divinizzando così i propri appetiti. Per riuscire attraente, il male deve per lo meno assumere la parvenza della bontà. Bisogna che l’inferno s’indori dell’oro del paradiso, altrimenti gli uomini non desidererebbero mai quel male che esso comporta. Se il male venisse sempre chiamato con il suo vero nome, perderebbe gran parte delle sue attrattive. Quando le esagerazioni e le perversioni sessuali vengono chiamate “Kinsey Reports”, conferiscono un aspetto di bontà scientifica a ciò che non avrebbe alcuna attrattiva se venisse chiamato “lussuria”.
(Fulton J. Sheen, da “Tre per sposarsi” edizioni Fede e Cultura)
Nota: I rapporti Kinsey sono due libri sul comportamento sessuale dell’essere umano: Sexual Behaviour in the Human Male (Il comportamento sessuale dell’uomo; 1948) e Sexual Behaviour in the Human Female (Il comportamento sessuale della donna; 1953), scritti dai Dott.ri Alfred Kinsey, Wardell Pomeroy e altri.
LA “BARACCOPOLI INTELLETTUALE” DEI NOSTRI GIORNI: EDUCAZIONE SENZA RAGIONE.
Il fatto triste è che i nostri intellettuali sono andati a “baraccopoli”. Nell’epoca vittoriana, c’era la “baraccopoli economica” in cui i ricchi scendevano dai poveri, non per sollevare i poveri dal loro bisogno, né per liberarsi delle loro superfluità, ma per godere dello shock e del brivido del contrasto economico. La “baraccopoli intellettuale” dei nostri giorni consiste nell’andare verso le masse non per alleviare la loro ignoranza dando loro la verità, ma per godere dello shock e del brivido dei movimenti rivoluzionari di massa senza una direzione intelligente… Come risultato, molte scuole oggi non stanno educando i giovani; stanno “condizionando” i giovani ad accettare un’autorità anonima senza ragione.
(Fulton J. Sheen, dal “discorso all’Associazione Nazionale Cattolica per l’Educazione, aprile 1954”)
Gli sconvolgimenti politici ed economici non sono che i sintomi del male più radicale, che nasce dall’irrazionalità perché la ragione umana ha perso le sue radici quando ha abbandonato la Ragione Eterna di Dio; nasce dalla violenza, perché vivere senza scopo è follia; nasce dall’ateismo, perché le coscienze inquiete devono perseguitare il bene.
(Fulton Sheen, da “The Declaration of Dependence, 1941”)
Nessuna ingiustizia che i nostri vicini ci hanno fatto può essere paragonata all’ingiustizia che facciamo a Dio attraverso i nostri peccati. Per questo dobbiamo perdonare i nostri nemici, perché ci è stato perdonato un peccato molto più grande: il peccato di aver trattato Dio come un nemico.
(Fulton J. Sheen, da “Go to Heaven – Andate in Paradiso”)
“Non è la nostra economia o la politica che ha fallito; è l’uomo che ha fallito, l’uomo che ha dimenticato Dio!”
Viviamo in tempi pericolosi, in cui i cuori e le anime degli uomini sono messi a dura prova. Mai prima d’ora il futuro è stato così imprevedibile…
E in tutta questa confusione e sconcerto i nostri “profeti” moderni dicono che la nostra economia ci ha deluso…No! Non è la nostra economia che ha fallito; è l’uomo che ha fallito, l’uomo che ha dimenticato Dio!
Quindi, nessun metodo di riaggiustamento economico o politico potrà salvare la nostra civiltà; possiamo essere salvati solo da un rinnovamento dell’uomo interiore, solo da una purificazione del nostro cuore e delle nostre anime; perché solo cercando prima il Regno di Dio e la Sua Giustizia tutte queste altre cose ci saranno date in aggiunta. In questo modo, 2000 fa, il mondo si è salvato dal paganesimo e dall’egoismo. Ed è così che sarà salvato di nuovo.
(Fulton J. Sheen, da “The prodigal world” 1935)
Quando Dio dona la libertà, non la toglie mai; per questo l’inferno è eterno. L’inferno è una garanzia della libertà umana; è il luogo dove l’uomo può gridare per sempre a Dio il suo rifiuto: “NON SERVIAM!”
(Fulton J. Sheen, da “Thinking Life Through” 1955)
La tragedia del mondo moderno è che in così tanti negano il peccato. Mai prima d’ora nella storia del mondo c’è stato così tanto male, e mai prima d’ora c’è stata così poca coscienza di esso. Parlate con un uomo moderno della riconciliazione della sua anima con Dio, e lui vi dirà: “Che cosa Gli ho mai fatto? L’ho lasciato in pace. Perché non dovrebbe lasciarmi in pace?”.
Perché dice questo? Per la stessa ragione per cui un uomo malato direbbe ad un chirurgo che volesse operarlo: “Non c’è niente che non vada in me. Lasciami in pace”. Allo stesso modo, se tu sei la tua legge, se tu stabilisci le norme, e se tu sei il tuo dio, allora non ha senso chiedere di essere riconciliato con Dio.
(Fulton J. Sheen)
Con la preghiera vocale andiamo da Dio a piedi. Con la meditazione andiamo da Dio a cavallo. Con la contemplazione andiamo da Dio come in un jet.
(Fulton J. Sheen)
Nella Chiesa, soltanto la preghiera ha importanza primaria; la pubblicità e i suoi metodi sono secondari. La ricerca delle vocazioni deve cominciare nelle nostre immediate vicinanze. Per due anni un Vescovo non ebbe alcun candidato al sacerdozio. Diede inizio a una campagna di preghiere nelle scuole della sua diocesi e nel giro di un anno, senza nessun altro genere di pubblicità, ne ebbe quaranta.
(Fulton J. Sheen, da “Il Sacerdote non si appartiene” edizioni Fede e Cultura)
Senza uomini giusti il mondo sarebbe oscuro e corrotto. Noi ci santifichiamo non per noi stessi come individui, ma per tutti gli altri, per il popolo di Dio. Non salviamo soltanto la nostra anima: o la salviamo col complesso del Corpo Mistico, o la perdiamo. Nessuna cellula del mio corpo può vivere normalmente se ne viene staccata, ma il mio corpo può vivere anche senza una qualunque cellula singola. In toto Christo viviamo e operiamo!
(Fulton J. Sheen, da “Il Sacerdote non si appartiene” edizioni Fede e Cultura)
I libri rivoltanti contro la virtù sono definiti coraggiosi; quelli contro la moralità sono pubblicizzati come audaci e lungimiranti; e quelli contro Dio sono chiamati progressivi ed epocali. Dipingere le porte dell’inferno con l’oro del paradiso è sempre stata la caratteristica di una generazione in decadenza.
(Fulton J. Sheen, da “The Moral Universe”)
“Tutti nel mondo a un certo punto perdono la testa”
Erode aveva invitato Giovanni Battista nel suo palazzo non per ascoltare la verità ma per godere dell’emozione e provare il brivido della sua predicazione. Ce ne sono tanti al mondo così: non vogliono essere migliori, vogliono solo sentirsi meglio. Ma Giovanni non era il tipo di predicatore che attenuava il suo Vangelo per adattarsi al paganesimo dei suoi ascoltatori. Poiché condannò il secondo matrimonio di Erode, perse la testa. Tutti nel mondo a un certo punto perdono la testa, ma è meglio perdere la testa in difesa della Verità come Giovanni, piuttosto che perderla per il vino e la passione come Erode.
(Fulton J. Sheen, da “Personaggi della Passione”)
LA LOTTA ATTUALE È PER L’ANIMA DELL’UOMO
L’età della ragione è passata. Viviamo ora nei giorni della fede – la fede nei dittatori, ai quali gli uomini cedono la loro libertà per sfuggire al caos creato dal suo abuso. La civiltà secolare ha conquistato il mondo perdendo la sua anima, e avendo perso la sua anima, ora deve essere pronta a perdere il mondo. Ma il dualismo della storia esiste ancora. Ai tempi di Sant’Agostino, era il materiale che stava morendo e lo spirituale che stava per emergere. Oggi è lo spirituale che viene schiacciato e il materiale che rivendica il dominio. La lotta attuale è per l’anima dell’uomo. Ecco perché il Signore della Storia, nonostante tutte le smentite, è ancora coinvolto nella lotta.
(Fulton J. Sheen, da “Philosophy of Religion, The Impact of Modern Knowledge On Religion” 1948)
L’ha ripubblicato su Per la maggior gloria di Dio.
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