
Il Battesimo, o incorporazione nella Chiesa, è la condizione per ricevere la nuova Pasqua, l’Eucaristia. Come i mandriani marchiano il loro bestiame e gli antichi romani i loro schiavi, così Dio marchia i suoi figli, nell’Antico e nel Nuovo Testamento: con la circoncisione della carne nell’Antico e con la circoncisione dello spirito, cioè il Battesimo, nel Nuovo.
Si potrebbe obiettare: cosa apporta di buono un po’ d’acqua versata sulla testa di un bimbo? Ma ci si potrebbe anche chiedere cosa aggiunga un po’ d’acqua versata nella caldaia. L’acqua nella caldaia o sulla testa di un bimbo non può fare nulla di per sé. Ma quando l’acqua nella caldaia è unita alla mente di un ingegnere, può guidare una locomotiva lungo un continente o una nave attraverso il mare. Così quando l’acqua è unita alla potenza di Dio, può fare ben più che rendere vivo un cristallo. Può trasformare una creatura in figlio di Dio. (…)
Nel Battesimo, i neonati sono incorporati in Cristo, non attraverso un atto della loro volontà, bensì dei padrini che rappresentano la Chiesa e si assumono la responsabilità dell’educazione spirituale del bambino. I genitori, naturalmente, devono acconsentire al Battesimo; la Chiesa rifiuta di battezzare qualcuno contro la sua volontà o di battezzare i bambini se non c’è qualche garanzia che vengano educati nella fede. I padrini agiscono in rappresentanza della Chiesa, non dei genitori. Essi testimoniano l’incorporazione del neonato nella compagnia di Cristo.
Ci si potrebbe chiedere: perché un bambino deve essere battezzato quando non può dire nulla in proposito? Allora, perché dovrebbe essere nutrito? Gli si chiede forse un parere sul cognome che assumerà? Se riceve il cognome della famiglia, la sorte della famiglia, il ceto sociale della famiglia, l’eredità della famiglia, perché non dovrebbe anche ricevere la religione della famiglia?
Nel nostro Paese non attendiamo che i figli abbiano ventuno anni per poi permettere loro di scegliere se diventare cittadini americani, se intendono parlare la lingua inglese. Sono nati americani; così, nel Battesimo, siamo nati membri del Corpo mistico di Cristo. Se uno aspetta di avere ventun’anni prima di imparare qualcosa sulla propria relazione con il Signore che lo ha redento, avrà già imparato nel frattempo un altro catechismo, quello delle sue passioni, della sua concupiscenza, della sua lussuria.
(Fulton J. Sheen, da “I 7 Sacramenti” edizioni Ares)