Progetta un sito come questo con WordPress.com
Crea il tuo sito

La Croce di Cristo mette in luce quanto c’è di peggio in noi, rivelando che cosa può fare il peccato contro la Bontà e l’Amore. Uno sguardo a Cristo sulla Croce, e la crosta sarà strappata dalla piaga profonda del peccato, che si rivelerà in tutta la sua bruttura.

Non è vero che il riconoscere i propri peccati come tali induca a un complesso di colpa o morbosità. Nel ragazzo che va a scuola si sviluppa forse un complesso d’ignoranza? L’ammalato che va dal medico ha forse un complesso d’infermità? Lo studente si concentra non sulla propria ignoranza, ma sulla sapienza dell’insegnante; l’ammalato si concentra non sulla propria malattia, ma sui poteri curativi del medico; e il peccatore, vedendo i suoi peccati per ciò che essi sono, si concentra non sulla propria colpa, ma sul potere di redenzione del Divino Medico. Non esiste prova alcuna che conforti l’affermazione di alcuni psichiatri moderni secondo i quali la coscienza del peccato tende a rendere morbosa una persona.

Chiamare un uomo “codardo” perché chiede a Dio di perdonargli è come dire “codardo” a quegli che, vedendo la propria casa in preda alle fiamme, chiama i pompieri. Se vi è qualche cosa di morboso nell’ammissione di un peccatore che riconosce di aver violato i suoi rapporti col Divino Amore, è tuttavia una malattia piacevole se paragonata alla vera e tremenda morbosità di chi è ammalato e rifiuta di ammetterlo. La maggiore raffinatezza dell’orgoglio, la forma più spregevole dell’evasione è il rifiuto di esaminare se stessi per il timore di scoprire il peccato.

Come un ubriacone a volte prende coscienza della gravità della sua intemperanza solo vedendo il danno che ha arrecato alla propria famiglia che tanto lo amava, così anche i peccatori possono arrivare a una comprensione della loro perversità quando riescono a capire ciò che hanno fatto al nostro Divino Signore.

Perciò la Croce ha sempre avuto un ruolo principale nella pittura cristiana. Essa mette in luce quanto c’è di peggio in noi, rivelando che cosa può fare il peccato contro la Bontà e l’Amore. E mette in luce quanto vi è di meglio in noi, rivelando ciò che la Bontà può fare per il peccato: perdonare ed espiare nel momento della maggiore gravità del peccato stesso. La Croce di Cristo fa per noi qualche cosa che noi non possiamo fare. Noi non siamo che spettatori; ma di fronte alla Croce passiamo dalla condizione di spettatori a quella di attori.

Se qualcuno crede che la confessione della sua colpa sia un’evasione, fatelo inginocchiare una volta ai piedi della Croce: non potrà non sentirsi implicato in quella tragedia. Uno sguardo a Cristo sulla Croce, e la crosta sarà strappata dalla piaga profonda del peccato, che si rivelerà in tutta la sua bruttura. Un lampo di quella Luce del Mondo distruggerà la cecità generata dai peccati e farà ardere nell’anima la verità dei nostri rapporti col Signore. Coloro che si sono rifiutati di salire il Calvario sono quelli che non piangono sui loro peccati. Una volta che vi è salita, un’anima non può più dire che il peccato non ha importanza.

(Fulton J. Sheen, da “La Pace dell’Anima”)

Autore: Amici di Fulton Sheen

amicidifultonsheen@gmail.com

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: