
La bellezza di questo mondo sta nel fatto che praticamente tutti i doni sono condizionati dalla libertà. Non esiste una legge per la quale un giovanotto debba donare un anello alla sua fidanzata. L’unica parola che prova lo stretto legame esistente tra doni e libertà è: “Grazie”. Bene ha detto Chesterton: “Se l’uomo non fosse libero non potrebbe mai dire: Grazie della mostarda”. La nostra libertà consiste in effetti nel rinunciare a essa per qualcosa che amiamo.
Chi è libero nel mondo desidera la libertà soprattutto come mezzo: vuole la libertà per rinunciarvi, poiché quasi tutti sacrificano la propria libertà. Alcuni sacrificano la libertà di pensiero all’opinione pubblica, agli umori, alle mode e all’anonimità del “si dice” e diventano quindi schiavi volontari dell’attimo sfuggente. Altri sacrificano la libertà all’alcool e al sesso, e sperimentano così nella propria vita le parole della Sacra Scrittura: “Chi commette il peccato è schiavo del peccato”. Alcuni sacrificano la propria libertà all’amore per un’altra persona. È questa la forma più sublime del dono di sé, quella dolce schiavitù di amore della quale parla il Salvatore: “Il mio giogo è soave e leggero il mio peso”.
Il giovane che corteggia una ragazza le dice in sostanza: “Voglio essere tuo schiavo per tutti i giorni della mia vita, e questa sarà la mia massima libertà”. La ragazza corteggiata potrebbe dirgli: “Tu dici di amarmi, ma come posso esserne certa? Hai fatto la corte alle altre 458.623 ragazze di questa città.” Se il giovane conoscesse bene la metafisica e la filosofia, risponderebbe: “In un certo senso sì, perché per il semplice fatto che amo te, rifiuto le altre. Lo stesso amore che mi fa scegliere te, mi fa del pari respingere le altre, e ciò sarà per la vita”.
Perciò l’amore non è soltanto un’affermazione; è anche un rifiuto. Il semplice fatto che Giovanni ama Maria con tutto il suo cuore significa che non deve amare Anna con una parte di esso. Ogni protesta di amore è una limitazione di una forma illecita di libero amore. L’amore in questo caso è il freno della libertà intesa come licenza, e tuttavia il godimento della perfetta libertà, perché tutto quanto si desidera nella vita è di amare una data persona.
(Fulton J. Sheen, da “Maria Primo Amore del Mondo”)
