La modernità appartiene soltanto al mondo della meccanica: nel mondo della morale non vi è nulla di nuovo.
Dalla caduta degli Angeli ribelli sino alle trombe del Giudizio Universale vi furono e vi saranno non più di due sistemi morali tra i quali scegliere: l’uno sta nel vivere come si pensa, l’altro sta nel pensare come si vive.
Il secondo è sempre stato chiamato “moderno” ed all’altro si è sempre dato l’appellativo di “antichissimo”, ma la modernità è solo una questione di nuove parole d’ordine e di nuove formule, non una questione di entusiasmi per delle cose nuove…
Se gli scrittori che fanno uso di tali metafore si preoccupassero di essere precisi, onesti e chiari, non direbbero che la “morale antica tradizionale” è invecchiata; direbbero invece che è troppo dura da seguire!
(Beato Fulton J. Sheen, da “Menzogne e Verità”.)